Divulgazione a suon di teatro
Torino Teatro n.24 - 19 gennaio 2023. Giobbe Covatta parla di scienza e ambiente, Luigi Orfeo (Casa Fools) spiega la lirica al Teatro Regio: così nascono nuove collaborazioni. Agenda ricca di debutti.
In copertina: Giobbe Covatta in Sei gradi (anzi cinque)
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E ora su il sipario!
Paolo Morelli
Primo piano
Parliamo spesso delle questioni ambientali, sia in cronaca, sia negli editoriali, sia nell’ambito culturale. Lo facciamo con più o meno consapevolezza e spesso sotto forma di denuncia. Negli ultimi tempi, però, abbiamo iniziato a immaginare cosa potrebbe succedere, anzi cosa succederà «dopodomani». Il pericolo più grave è il riscaldamento globale, che già di per sé basterebbe per destare preoccupazione e spingere all’azione, ma declinato attraverso gli effetti che potrà produrre. Ghiacciai che si sciolgono, mari che si innalzano, piogge che si diradano, fiumi che spariscono. Tutto molto noioso, vero? Eppure fondamentale.
L’attore Giobbe Covatta ha provato ad andare oltre, cercando di raccontare come potrebbe cambiare il mondo man mano che la temperatura aumenterà. Nasce così Sei gradi (anzi cinque), in scena domani, 20 gennaio, al Teatro della Concordia di Venaria Reale (ore 21). Tutto nello spettacolo è collocato nel futuro in diversi periodi storici nei quali la temperatura media della terra sarà più alta di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi. I personaggi sono i nostri discendenti, ereditari del mondo come glielo avremo lasciato. Ma come sarà? E perché non provare a evitare aumenti che ci porterebbero all’estinzione? Il comico napoletano se lo è chiesto: «modelli matematici applicati all’ecologia - si legge nella presentazione - creati con solide basi scientifiche ci fanno nettamente pensare che i nostri più stretti discendenti avranno seri problemi e si dovranno adattare a (soprav)vivere in un pianeta divenuto assai meno ospitale, se non cercheremo di risolvere i problemi dell’ambiente, della sovrappopolazione e dell’energia sin da oggi».
L’uomo non perderà il suo ingegno, quindi l’attore immagina le drammatiche e stravaganti invenzioni scientifiche, sociali e politiche, che metteremo a punto. Al centro c’è la satira, la comicità, con uno spettacolo in cui tutto ciò si accompagna alla divulgazione scientifica sulla sostenibilità del pianeta. Sarà un’occasione per divertirsi ma anche per comprendere i motivi per cui è necessario agire oggi.
I biglietti costano da 11 a 13 euro.
L’agenda
19 gennaio
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