Fra amore e possesso
Torino Teatro n.60 - 8 giugno 2023. Al Teatro Regio debutta "Madama Butterfly", con la protagonista "esposta" in una teca. L'ente lirico presenta poi la nuova stagione, ce ne parla Cristiano Sandri.
In copertina: una scena di Madama Butterfly (foto: Ramella & Giannese)
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E ora su il sipario!
Paolo Morelli
Primo piano
La chiusura di stagione del Teatro Regio avviene mentre l’ente lirico presenta la prossima, argomento di cui parleremo con il direttore artistico Cristiano Sandri in coda a questo numero. Intanto, fra i velluti rossi di piazza Castello arriva Madama Butterfly di Giacomo Puccini, che anticipa l’inizio delle celebrazioni dedicate al compositore lucchese nell’anno del centenario. L’allestimento è lo stesso andato in scena al Regio nel 2010 e nel 2014, firmato dal regista veneziano Damiano Michieletto. L’Orchestra e il Coro del Teatro sono diretti dal maestro Dmitri Jurowski, il Coro è istruito da Andrea Secchi (ultimo suo impegno al Regio prima di andare all’Accademia di Santa Cecilia, poi a Torino sarà sostituito da Ulisse Trabacchin come già annunciato).
Nel ruolo del titolo, debutta al Regio Lianna Haroutounian, soprano armeno tra i più promettenti della sua generazione. «Le ali spezzate di Butterfly – afferma il regista – diventano una tragedia contemporanea: il libretto ci dice che Cio-cio-san è una ragazza di quindici anni che, caduta in miseria, viene venduta da un sensale a un americano sconosciuto, che per cento yen l’ottiene in sposa. Non è un matrimonio: è una compravendita, e Cio-cio-san viene ribattezzata da quell’uomo con un nome americano: Butterfly. Dopo poco tempo, forse un mese, quell’uomo l’abbandona per continuare i suoi viaggi e suoi affari. La storia di Madama Butterfly è dunque basata su una vicenda di quello che oggi si chiama turismo sessuale. Questa è la visione sulla quale ho incentrato la mia lettura dell’opera».
Il regista ha cercato di rispettare la tragedia e la violenza di questo “racconto del dolore” e al centro della scena si erge una piccola stanza di plexiglass, la casa-prigione di Butterfly, teca perfetta per collezionare un rarissimo esemplare di farfalla. Da quella teca e dal dialogo con l’esterno emerge lo scontro tra realtà e illusione. Dove le donne, in questo caso, diventano oggetti da desiderare, da esporre, ma più che altro da possedere per il solo gusto del possesso.
La regia è ripresa per da Elisabetta Acella, le scene sono di Paolo Fantin (assistente Piero de Francesco), i costumi di Carla Teti e le luci, di Marco Filibeck, sono riprese da Vladi Spigarolo. Se l’opera debutterà ufficialmente il 13 giugno, per restare in scena fino al 27 (biglietti a 30-160 euro), come di consueto in questa seconda parte di stagione ci sarà un «assaggio» con la prova generale aperta agli under 30 grazie ad Anteprima giovani, sabato 10 giugno dalle ore 19.
L’agenda
8 giugno
Area ex Fidivi di Chieri, ore 20
Maria Celeste Funghi e Carla Carnerero Huertas propongono Tira, creazione di circo e corpo che gioca sul concetto di presente. Il tema portante è la relazione fra due persone. Questa nuova produzione Under 35 arriva al Nice Festival di Chieri in prima nazionale. Replica il 9 giugno, biglietti a 3-5 euro.
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