Il teatro che diventa una galleria d'arte
Torino Teatro n.33 - 23 febbraio 2023. All'Astra va in scena una versione originale di Medea. Pippo Delbono fra teatro e cinema, poi Isabella Ragonese e Neri Marcorè. Torino Teatro scontato al 40%!
In copertina: una scena di Medea di Heiner Müller
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Purtroppo in questo numero non sono riuscito a proporti la consueta intervista. Bisogna ricordarci, lo dico a te ma anche a me, di mettere davanti le persone: quindi non sempre si riesce a fare tutto e questa settimana, mi dispiace, non ci sono riuscito. Dalla prossima ripartiremo.
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E ora su il sipario!
Paolo Morelli
Primo piano
Il Teatro Astra si trasforma in una galleria d’arte. Non è un discutibile intervento di «riqualificazione», ma la messa in scena che circonda Medea di Heiner Müller. Anzi, si tratta di tre testi: Riva fatiscente, Medea-materiali e Paesaggio con Argonauti. L’opera è una produzione internazionale che inaugura la collaborazione fra Fondazione TPE e Comédie de Caen, con la firma di Matthias Langhoff, uno degli ultimi eredi del Berliner Ensemble di Bertolt Brecht, e interpretata da Frédérique Loliée, a Torino già visto nel ruolo di Elettra e Lady Macbeth, e da Marcial Di Fonzo Bo, il Pablo Picasso del film Midnight in Paris di Woody Allen. Lo spettacolo sarà in scena da oggi, 23 febbraio (ore 21), fino al 26 febbraio. Biglietti a 11-27 euro.
Lo spettacolo è stato concepito come una vera e propria installazione, infatti lo spettatore sarà guidato in un percorso che sembra esplorare una galleria d'arte. Si accede alla sala attraversando il palcoscenico per poi trovarsi in una platea a capienza ridottissima, rimodulata per lasciare spazio alle opere di Catherine Rankl e a una scena che utilizza elementi vicini alla scultura e alla pittura. I tre testi, infine, portano con sé le macerie di una civiltà occidentale corrotta e schiavizzante: Rivages à l'abandon (Rive fatiscenti) mette in scena un "lago vicino a Straussberg", invaso dai rifiuti della DDR, mentre Paysage avec argonautes (Paesaggio con argonauti) dispiega una visione da incubo. Nel 2022, Matthias Langhoff ha riproposto questa pièce: il tema è il «gioioso nichilismo» della società. Si parla anche del vasto panorama deturpato dai detriti della storia, della lotta tra capitalismo e marxismo, tra Oriente e Occidente, tra uomini e donne in un contesto mondiale sempre più devastato. La speranza, forse, è data dall’arte che ci circonda, cioè dalla capacità dell’uomo di produrre ancora qualcosa di «bello».
L’agenda
23 febbraio
Teatro Alfieri, ore 20.45
Torna a Torino, nell’ambito del suo nuovo tour italiano, il celebre Solo di Arturo Brachetti. Lo spettacolo di quick change sarà in programma fino al 4 marzo con tre nuove repliche a grande richiesta. Questa stagione, la sesta, è l’ultima in Italia prima del grande tour internazionale. Biglietti a 19-48 euro (pacchetti family a 90 euro).
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