Da Newton a Mollino, il teatro che celebra e festeggia
Torino Teatro n.46 - 13 aprile 2023. Weekend a porte aperte per il 50° del Teatro Regio, di cui parliamo con il direttore artistico Cristiano Sandri. All'Astra la danza si ispira a Newton.
In copertina: Principia di Alessio Maria Romano e Linda Dalisi
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Paolo Morelli
Primo piano
Nei Principia Mathematica, Isaac Newton enunciò le leggi della dinamica e della gravitazione universale. Nel teorizzare interazione e attrazione tra corpi celesti, parlò di materia conosciuta ma era ignaro della massa mancante, quel 90% di universo formato da energia e materia oscura, l’ipotetica componente che non emette radiazione elettromagnetica ed è rilevabile solo attraverso i suoi effetti gravitazionali. La materia oscura è ovunque. A quel lavoro si ispira Principia, progetto di Alessio Maria Romano, Leone d’argento alla Biennale di Venezia 2020, scritto con la drammaturga Linda Dalisi, nuova produzione di Fondazione Tpe che debutterà in prima nazionale al Teatro Astra il 18 aprile (ore 21, in calendario fino al 23 aprile, biglietti a 11-27 euro).
Il pubblico guarda un balletto come una meraviglia che accade in un istante eterno. I danzatori vengono chiamati stelle. Il pubblico vede corpi, atomi che seguono traiettorie, non ne comprende le leggi ma si lascia andare al mistero dell’arte, un mistero oscuro. Una donna e un uomo, nello spazio ideato dallo scenografo Giuseppe Stellato, conducono una danza di coppia che ricorda i balletti di Fred Astaire e Ginger Rogers. «Una comparazione che mi colpisce sempre di più cercando di studiare le ipotesi attorno alla materia oscura è l’analogia che moltissimi studiosi fanno fra il movimento delle stelle e dei pianeti, ma anche di atomi e particelle, e la danza». I danzatori riescono forse ad avvicinarsi a quel mondo attraverso la loro arte?
«La composizione drammaturgica di Principia sta avendo un processo singolare. La constatazione della nostra piccolezza di fronte all’immensità del Cosmo, e di fronte alla complessità del mondo della fisica e della astrofisica, ha reso lo studio della materia molto altalenante», ha aggiunto Linda Dalisi. Chissà se la danza ci consente di capire qualche cosa di più sulle nostre percezioni.
L’agenda
13 aprile
Cineteatro Baretti, ore 20
Luciana Colacci è una donna semplice con una vita tranquilla, ma tutto subisce un brusco ribaltamento quando si ritrova disoccupata e con un figlio in arrivo. Va in scena Gli ultimi saranno gli ultimi di Massimiliano Bruno, per la regia di Martina Ciappa. Replica il 14 aprile. Biglietti a 10-12 euro.
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